Con la sentenza recentemente depositata (31.8.2021) la Cassazione ha fatto chiarezza sui principi da applicare ai contratti conclusionale tra banche e consumatori, nella fattispecie relativamente ai contratti di mutuo indicizzati al franco svizzero conclusi con Barklays.

Con la sentenza recentemente depositata (31.8.2021) la Cassazione ha fatto chiarezza sui principi da applicare ai contratti conclusionale tra banche e consumatori, nella fattispecie relativamente ai contratti di mutuo indicizzati al franco svizzero conclusi con Barklays, enunciando i seguenti principi:
«In tema di contratti conclusi fra professionista e consumatore, le clausole redatte in modo non chiaro e comprensibile possono essere qualificate vessatorie o abusive e pertanto affette da nullità, se determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto e ciò anche ove esse concernano la stessa determinazione dell’oggetto del contratto o l’adeguatezza del corrispettivo dei beni e dei servizi, se tali elementi non sono individuati in modo chiaro e comprensibile».
La Corte ha altresì ricordato  che AGCM con il provvedimento  n.27214 del 2018 ha ritenuto che alcune clausole dei contratti Barclays fossero affette da «difetto di chiarezza e trasparenza» e contrarie ai principi della direttiva 1993/13/CEE come elaborati dalla Corte di Giustizia e agli artt.33 e seguenti del Codice del consumo perché «non espongono in modo trasparente il funzionamento concreto dei citati meccanismi della doppia indicizzazione, finanziaria e valutaria, del deposito fruttifero e di rivalutazione monetaria caratterizzanti il prodotto….».

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